COMITATO FOLKLORISTICO ASIGLIANESE


LA NOSTRA STORIA



L'incanto dei carri in municipio


Il "Carro del Pane" o "Carro Trionfale" è uno dei simboli vitali della festa, presente durante le funzioni della domenica mattina, compresa la processione del Trono del Santo. La tradizione vuole, nel giorno del sabato che precede la festa patronale, che si proceda all'incanto dei quattro carri che parteciperanno, il mattino successivo, alla tanto attesa corsa dei buoi. Il rito viene celebrato in Municipio alla presenza dei Priori, delle Autorità comunali, capeggiate dal Sindaco, e della popolazione asiglia-nese. L'asta inizia con l'incanto del "Carro del Pane" e si svolge usando come unità di misura l'Emina, antica misura agraria del 700 di forma cilindrica, della capacità di 20 litri, usata per pesare i cereali. L'appuntamento con l'asta dei carri è nato ai primi dell'800, per iniziativa dei Priori, per scongiurare il rischio di risse e contestazioni tra i possessori di buoi: tutti, infatti, desideravano partecipare allo scioglimento del "voto" al Santo. L'asta fu anche un modo per raccogliere altre offerte da destinare alla chieset-ta-oratorio del Soldato Martire San Vittore. L'atmosfera nella Sala Comunale è rovente tra gli aspiranti protagonisti della corsa e tra il pubblico presente. La tensione è forte: occhiate, bisbigli, commenti e contestazioni creano un ambiente colorito per tutto il tempo dell'asta.

Quei magici venti secondi


La corsa dei buoi, momento cruciale di tutta la festa patronale, è il cuore della tradizione asiglianese. Tutto è nato nel 1436 quando una terribile pestilenza flagellò il paese, che fu salvato dall'intervento del Santo, invocato a gran voce dal popolo. Da quel giorno il miracolo si ricorda nella seconda domenica di maggio con solenni festeggiamenti, culminanti con lo scioglimento del "voto" contratto con San Vittore. La gente attende questo momento con ansia e trepidazione, perché sa quanto valore racchiudono quei venti secondi di corsa: una tradizione che lega il passato con il presente; una devozione smisurata che da secoli si rinnova con lo stesso entusiasmo, con la stessa riconoscenza verso il Santo. I buoi eccitati scalpitano, gli aurighi si preparano alla corsa con lo spirito dei Padri. Alle ore dodici in punto gli animali si lanciano in una corsa sfrenata verso il traguardo, accompagnati da grida di incitamento e di gioia tra due ali di folla osannanti.